Scrivere romanzi storici: le scene al buio

Scrivere romanzi storici è davvero molto divertente e affascinante, ma è anche molto impegnativo. Ogni volta che si affronta la scrittura di un libro, contemporaneo o meno, bisogna fare ricerca. Nel caso delle ambientazioni storiche, però, le trappole sono sempre dietro l’angolo. Una delle questioni più complicate da affrontare è, per esempio, quella dell’illuminazione.

Scrivere romanzi storici. L'illuminazione nel Settecento.

Non è così semplice e immediato, infatti, scrivere scene al buio.

Abituati ad avere la luce in casa sempre è molto facile dare per scontato che i personaggi abbiano i nostri stessi comfort.

Se stai scrivendo una scena in un cunicolo buio, non potranno certo usare dei telefoni per farsi luce, ma bisognerà concepire un qualche trucchetto per fare in modo che possano accendere abbastanza facilmente una candela o una fiaccola.

Se stanno viaggiando di notte, magari a piedi, e incontrano qualcuno o vengono attaccati dai briganti e fuggono, bisognerà valutare che in aperta campagna non vi erano luci di alcun tipo. Quindi bisognerà studiare quanta luce fa la luna, se è possibile per l’occhio umano abituarsi all’oscurità e distinguere qualcosa. (Questo ultimo caso vale anche per le ambientazioni contemporanee.)

L’Illuminazione a Londra nel 1700

Scrivendo la serie Amori e Lumi, sono incappata più di una volta in questo tipo di problematica. Quindi ho dovuto fare ricerca e capire se esistesse già un sistema di illuminazione pubblica.

Illuminare la Notte con Candele, Torce e Lampade a Olio

Già nel 1417, a Londra, il sindaco Sir Henry Barton ordinò di appendere alle finestre delle lanterne, durante i periodi invernali.

Era poi d’uso chiedere ai proprietari di case che si affacciavano alla strada di tenere delle candele sempre accese durante la notte. Era poi consuetudine, illuminare i giardinetti e i cancelli con le lanterne quando erano attesi ospiti.

Dopo la metà del 1700, nelle città europee e in quelle coloniali dell’America, si iniziò a sperimentare un vero e proprio sistema di illuminazione di strade e passaggi attraverso lampioni e lampade a olio.

All’inizio del XVIII secolo, le lampade con oli di animali, come balene o pesci, erano comuni nel Nord Europa. L’olio di balena si rivelò un eccellente illuminante nell’America coloniale e divenne sempre più popolare. Lampioni a olio illuminavano strade e marciapiedi, e l’industria della caccia alle balene crebbe rapidamente per soddisfare la crescente domanda.

La Nascita dell’Illuminazione Stradale Moderna

Benjamin Franklin, nel 1757studiò i lampioni di Londra e immaginò che avrebbe potuto fare di meglio. Mise quindi il suo genio inventivo al lavoro e progettiò un nuovo stile di lampada, aggiungendo un imbuto nella parte superiore e prese d’aria nella parte inferiore, in modo che il fumo potesse fuoriuscire rapidamente. Franklin disse che questo design impediva alle lampade di sporcarsi o oscurarsi in poche ore, come a Londra. L’invenzione di Franklin gli valse la reputazione di padre del lampione americano.

Alla fine del XVIII secolo, arriva una delle invenzioni in grado di migliorare e affinare il sistema dei lampioni stradali.

 Nel 1792, arriva il gas di carbone grazie a William Murdoch che sperimentò un sistema per alimentare i lampioni con questo nuovo tipo di idrocarburo.. La fiamma del gas che bruciava sostituiva l’olio nelle lampade da esterno. Inoltre viaggiava direttamente dal luogo di produzione al lampione, grazie a un sistema di stoccaggio e tubazioni che raggiungevano tutti i luoghi fondamentali, dalle strade, alle case, alle chiese.  

Conclusione

Scrivere romanzi storici richiede un’attenta ricerca e un’accurata rappresentazione delle condizioni di vita dell’epoca. L’illuminazione è solo uno dei tanti aspetti da considerare, ma comprenderla a fondo può dare alle storie un realismo e una profondità ineguagliabili.

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